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Degustazione vino: approcciarsi alle regole attraverso i 5 sensi

Eventi

Il vino è la cosa più civile al mondo.

Così ha scritto una volta Ernest Hemingway contemplando un eccezionale Chateau Margaux: sapeva bene che il vino non si beve allo stesso modo del whisky.

La degustazione del vino è una pratica che richiede un approccio professionale e consapevole per essere apprezzata appieno. Alcuni sono veri e propri rituali, mentre altri fanno parte di un’etichetta ormai superata. 

Neofiti o professionisti del settore, ecco a voi le regole più basilari che ogni degustazione degna di essere chiamata tale dovrebbe rispettare.

Un’esperienza multisensoriale

Degustare vuol dire lasciare che il vino vi parli e vi racconti tutta sua storia. La degustazione è un momento affascinante, ma richiede competenze su quello che è il mondo del vino e ottime capacità sensoriali.

Non una semplice attività di assaggio, ma una vera e propria esperienza multisensoriale, che coinvolge vista, tatto, olfatto, gusto e udito.

Ecco perciò una breve guida su come apprezzare un buon bicchiere di vino attraverso i cinque sensi, iniziando dalle regole più basilari.

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– Vista

Il vino va innanzitutto un po’ corteggiato con lo sguardo. Prima di iniziare la degustazione, è consigliabile osservarlo per apprezzarne il colore, la brillantezza e la consistenza. Ciò permetterà di conoscerne le caratteristiche prima ancora di assaggiarlo.

Anche la vista dell’ambiente circostante influisce: degustare un vino ai piedi del vigneto che lo ha prodotto ha sicuramente un altro effetto sulla nostra valutazione.

– Tatto

Il vino deve essere toccato con mano.

E questo è particolarmente vero nel momento in cui si porta il bicchiere al naso e alla bocca. La regola generale vuole che esso si tenga dallo stelo e non dal calice, mentre i vini comuni si possono bere come meglio aggrada.

La forma del bicchiere è un elemento che incide nella degustazione. Ad esempio, un bicchiere a tulipano è ideale per esaltare i vini rossi strutturati, mentre una forma più stretta permette di apprezzare i vini bianchi aromatici.

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– Olfatto

L’olfatto permette di percepire i diversi profumi del vino e di evocarne ricordi e sensazioni. Qui ci si dovrebbe concentrare sull’identificazione degli aromi principali, come frutta, spezie, fiori, erbe, legno e torba, cercando di trovare il giusto equilibrio tra concentrazione e delicatezza. 

È buona regola evitare di usare profumi intensi o di fumare, per non compromettere la nostra capacità di percepire gli aromi. Fondamentale anche non masticare gomme o mangiare alimenti troppo aromatizzati durante la degustazione, in quanto ciò potrebbe interferire con il sapore autentico del vino.

– Gusto

Solo dopo queste fasi preliminari si può passare all’assaggio vero e proprio, che consente di individuare il sapore principale del vino, la sua acidità, dolcezza, tannicità e freschezza, consistenza e densità. 

Il vino non si beve ma si degusta in piccoli sorsi. Quando passa dal bicchiere alle labbra, va ben assaporato facendolo ruotare intorno al palato, per permettere alle papille gustative di recepire tutte le sfumature del nettare.

In questa fase, si dovrebbe prestare attenzione alla persistenza del sapore in bocca, cercando di individuare eventuali aromi di lunga durata.

– Udito

Al vino sembrerebbe proprio mancare solamente la parola.

Eppure basta chiudere un attimo gli occhi e ascoltare il suono del tappo che libera finalmente i primi aromi, oppure il suono mentre lo si versa nel bicchiere.

E poi, cosa c’è di meglio dell’atmosfera vivace e del chiacchiericcio che il vino è in grado di generare?

Buone regole generali 

  • L’ordine di degustazione dei vini è un aspetto chiave da considerare: è consigliabile degustare prima i vini bianchi e poi i rossi, in modo da non compromettere il palato con i tannini dei vini rossi. Bisognerebbe iniziare sempre dal vino più leggero per poi continuare con quelli sempre più “pesanti” (alcolicamente parlando, oltre che a livello tannico), mai il contrario.
  • Per poterlo apprezzare al meglio un vino, è importante tenere in considerazione anche la temperatura adeguata: i bianchi vanno serviti a una temperatura tra i 6 e i 12 gradi, mentre i rossi tra i 14 e i 18 gradi.
  • Quantità: è consigliabile riempire il bicchiere solo per un terzo o metà della sua capacità, e soprattutto non degustare più di sei vini alla volta!

Tuttavia, la degustazione è un’esperienza che richiede tempo, pazienza e attenzione ai dettagli. Ogni vino ha le sue caratteristiche uniche e le proprie proprietà organolettiche.

Per questo a volte la teoria deve lasciare spazio alla pratica. Bisogna lasciarsi travolgere all’interno di quello che è un vero e proprio viaggio multisensoriale, in grado di permettere anche ai neofiti di apprezzare la complessità e la bellezza senza confini del mondo vitivinicolo.